Misure mirate per una maggiore sicurezza nell’esecuzione delle pene e delle misure

Berna, 02.11.2022 - Il Consiglio federale introduce misure mirate per aumentare la sicurezza nell’esecuzione delle pene e delle misure. Nella seduta del 2 novembre 2022 ha preso atto dei risultati della corrispondente consultazione e licenziato il messaggio. In particolare saranno vietati i congedi non accompagnati per gli autori di reato che scontano l’internamento in regime chiuso. Nei confronti di minori che hanno commesso un assassinio e che presentano un elevato rischio di recidiva sarà possibile ordinare l’internamento direttamente al termine dell’esecuzione della sanzione di diritto penale minorile.

In linea di massima, la disciplina delle sanzioni ha dato buona prova. È flessibile e permette di trovare soluzioni su misura adeguate al singolo caso. L'obiettivo principale resta la risocializzazione degli autori di reato che hanno scontato la loro pena. Se, tuttavia, tali autori restano pericolosi, occorre proteggere la società per il tempo necessario a impedire che commettano altri reati. Il 6 marzo 2020, su incarico del Parlamento (mozioni 11.3767, 16.3002, 17.3572, 16.3142), il Consiglio federale ha posto in consultazione modifiche mirate. In base ai pareri espressi, propone ora misure mirate per aumentare la sicurezza nell'esecuzione delle pene e delle misure.

Congedo solo con il personale di sicurezza

All'autore di reato che sta scontando l'internamento o la pena detentiva che lo precede in regime chiuso è concesso un congedo previsto dalla legge soltanto se accompagnato dal personale di sicurezza. Questa proposta del Consiglio federale non è stata contestata dai partecipanti alla consultazione.  

Alla luce dei pareri critici dei Cantoni, il Consiglio federale rinuncia per contro a estendere l'assistenza riabilitativa e le norme di condotta alla fine dell'esecuzione nonché a uniformare su scala svizzera le competenze per la soppressione, la modifica o la protrazione di una misura terapeutica. Propone invece di conferire anche all'autorità d'esecuzione il diritto a ricorrere contro le relative decisioni.

Altri adeguamenti mirati concernono la composizione delle commissioni di valutazione della pericolosità degli autori di reato e la frequenza del riesame dell'internamento.

Misure particolari nel caso di minori che hanno commesso un assassinio

Con il messaggio il Consiglio federale propone anche una modifica del diritto penale minorile, il quale non si prefigge solo di punire bensì anche di educare gli autori di reato minorenni. I minorenni si trovano ancora in fase di sviluppo e nel loro caso le misure pedagogiche hanno maggiori probabilità di successo. In occasione della consultazione è stato chiesto di mantenere i principi che si sono dimostrati validi. Il Consiglio federale propone quindi una modifica del diritto penale minorile che si limita ai minori che hanno compiuto il 16° anno d'età e commesso un assassinio. Se continuano a costituire un serio pericolo sarà possibile ordinare nei loro confronti l'internamento direttamente al termine dell'esecuzione della sanzione inflitta in virtù del diritto penale minorile.


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Ultima modifica 30.01.2024

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