Attività internazionali

La protezione della sfera privata e dei dati personali garantisce in particolare ai privati sicurezza e libertà di pensiero e di espressione. Il trattamento dei dati personali mediante le tecnologie informatiche offre sicuramente delle opportunità, ma può anche mettere in pericolo la sfera privata. Per proteggere i dati personali e la sfera privata si stanno sviluppando dei quadri giuridici a livello internazionale.

La Svizzera è attiva in diversi forum e ha firmato diversi strumenti (giuridicamente vincolanti e non giuridicamente vincolanti) volti a rafforzare la protezione dei dati a livello internazionale.

Consiglio d’Europa

Il Consiglio d’Europa è un organismo internazionale con sede a Strasburgo, istituito nel 1949 per promuovere la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto. Il Consiglio d’Europa è in particolare la sede della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Per tutelare il diritto alla vita privata per quanto concerne il trattamento automatizzato dei dati personali, il Consiglio d’Europa ha elaborato la Convenzione per la protezione delle persone in relazione all’elaborazione automatica dei dati a carattere personale (Convenzione 108). Più di quarant’anni dopo la sua apertura alla firma, la Convenzione resta l’unico strumento internazionale giuridicamente vincolante in questo settore; essa sancisce i principi di base della protezione dei dati riconosciuti universalmente.

Il Protocollo d’emendamento della Convenzione (Convenzione 108+) è stato aperto alla firma il 10 ottobre 2018. La Convenzione 108+ si prefissa di rispondere alle sfide del digitale, di rafforzare i meccanismi di attuazione e di migliorare l’efficacia del diritto alla protezione dei dati. La Convenzione 108+ offre un elevato livello di protezione dei dati. La Svizzera ha firmato il Protocollo d’emendamento (Convenzione 108+) il 21 novembre 2019 e lo ha ratificato il 7 settembre 2023. Tuttavia, la Convenzione 108+ potrà entrare in vigore soltanto quando 38 Stati aderenti avranno ratificato il Protocollo d’emendamento.

Il Comitato consultivo Convenzione 108 (T-PD), composto da rappresentanti degli Stati aderenti alla Convenzione e da osservatori di altri Stati, di organismi internazionali e di organizzazioni non governative, è incaricato di interpretare le disposizioni della Convenzione e mira ad agevolare e migliorare la sua attuazione. Anche la Svizzera partecipa ai lavori del Comitato.

OCSE

L’Organizzazione della cooperazione e dello sviluppo economico (OCSE) si attiva anche per promuovere il rispetto della vita privata. Le Linee guida dell’OCSE che sanciscono la protezione della vita privata costituiscono il fulcro dei lavori dell’OSCE in questo settore; occorre tuttavia rilevare che si tratta di uno strumento non vincolante dal punto di vista giuridico. Un gruppo di lavoro dell’OSCE si concentra sulla governance dei dati e la protezione della vita privata nell’economia informatica; ha istituito dei gruppi di esperti a cui sono attribuiti determinati lavori specifici. Un gruppo di rappresentanti degli Stati membri dell’OSCE, tra cui la Svizzera è stato ad esempio incaricato di effettuare dei lavori relativi all’accesso dei governi ai dati personali detenuti dal settore privato. Questi lavori hanno portato all’adozione della Dichiarazione sull’accesso dei poteri pubblici ai dati di carattere personale detenuti da entità del settore privato in occasione del vertice ministeriale dell’OCSE del dicembre 2022. Questa dichiarazione contiene principi di alto livello; si tratta però di uno strumento non vincolante dal punto di vista giuridico.

Schengen

Gli Accordi di Schengen e Dublino mirano a coordinare gli sforzi per rafforzare le libertà individuali dei cittadini e, parallelamente, a migliorare la sicurezza in Europa. Mediante l’Accordo di associazione a Schengen, la Svizzera fa parte dello spazio Schengen. Nel quadro dello sviluppo dell’acquis di Schengen, la Svizzera ha trasposto nel suo diritto nazionale il contenuto della Direttiva (UE) 2016/680 relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali. In un primo tempo la Svizzera aveva adottato la legge federale sulla protezione dei dati Schengen (LPDS), in vigore fino al 31 agosto 2023; successivamente gli obblighi derivanti dalla Direttiva (UE) 2016/680 sono stati integrati nella legge federale sulla protezione dei dati (LPD), in vigore dal 1° settembre 2023. In quanto Stato membro dello spazio Schengen, la Svizzera viene regolarmente valutata dalla Commissione europea nel quadro delle valutazioni per Paese, anche per quanto riguarda la protezione dei dati. In compenso, esperti svizzeri partecipano alle valutazioni di altri Stati membri dello spazio Schengen.

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Ultima modifica 14.09.2023

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