Il primo ministro bulgaro Boyko Borissow in visita a Berna

Berna. La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e il vicepresidente del Consiglio federale Johann N. Schneider-Ammann hanno ricevuto oggi, in due incontri distinti, il primo ministro bulgaro Boyko Borissow. Il capo del Governo della Bulgaria e la presidente della Confederazione hanno discusso in particolare della politica europea dei due Paesi e di migrazione. Il colloquio con il capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca è stato invece incentrato sulle relazioni commerciali bilaterali tra i due Paesi, il contributo all’allargamento della Svizzera e la formazione professionale.
Incontro con il capo del Governo bulgaro Borissow
(Foto: Keystone)

Nel suo incontro con il capo del Governo bulgaro la presidente della Confederazione ha rilevato la grande importanza di relazioni buone e stabili tra la Svizzera e l’Unione europea (UE). Entrambe le parti traggono grandi vantaggi da una stretta interrelazione. I cittadini di Bulgaria e Romania – tra gli ultimi Stati ad aver aderito all’UE – devono tuttavia ancora sottostare fino al 31 maggio 2016 a restrizioni nell’ammissione. Al momento vivono in Svizzera circa 5900 cittadini bulgari.

L’obiettivo del Consiglio federale è di dare seguito alla votazione popolare del 9 febbraio 2014 adeguando la libera circolazione delle persone con l’UE in modo tale che in futuro la Svizzera possa gestire la migrazione in modo indipendente. Allo stesso tempo la via bilaterale deve essere assicurata e rinnovata. La presidente della Confederazione ha illustrato a tal proposito la politica del Consiglio federale. La Bulgaria è entrata a far parte dell’UE nel 2007 e nel secondo semestre del 2018 assumerà per la prima volta la presidenza del Consiglio dell’UE.

La presidente della Confederazione Sommaruga e il primo ministro Borissow hanno espresso il loro apprezzamento per l’evoluzione positiva delle relazioni bilaterali tra i due Paesi, che negli ultimi anni si sono intensificate. In materia di politica migratoria sono state discusse le proposte a livello europeo per trovare soluzioni comuni nella gestione dei profughi, per esempio con una chiave di ripartizione.

La Bulgaria non è ancora membro a pieno titolo dello spazio Schengen, appartiene però allo spazio di Dublino, nel quale vigono criteri unitari per l’esame delle richieste d’asilo. Visto che si trova alla frontiera esterna dell’UE, la Bulgaria è particolarmente toccata dal problema dell’afflusso di profughi. Il primo ministro Borissow ha affermato che questa situazione costituisce per il suo Paese una sfida enorme. La presidente della Confederazione Sommaruga ha da parte sua rilevato che questi problemi non possono essere affrontati soltanto a livello nazionale; è urgentemente necessario che l’Europa reagisca con una politica coordinata e solidale.

Colloquio sulla formazione professionale

Il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), ha colto l’occasione per sottolineare le buone relazioni tra Svizzera e Bulgaria. Temi dell’incontro sono stati la situazione economica, le relazioni economiche bilaterali e la formazione professionale.

Il volume degli scambi commerciali tra la Svizzera e la Bulgaria è stato nel 2014 di 582 milioni di franchi svizzeri. La Svizzera esporta principalmente prodotti farmaceutici, macchine e prodotti chimici e importa perlopiù tessili, abbigliamento e macchine. Fino alla fine del 2013 le imprese svizzere hanno investito in Bulgaria in totale 613 milioni di franchi, creando 8900 posti di lavoro.

Nel dicembre 2014 è terminato il periodo d’impegno del contributo all’allargamento della Svizzera a favore della Bulgaria. In questo ambito la Svizzera finanzia per un totale di 76 milioni di franchi progetti volti a promuovere la crescita economica, la sicurezza sociale, la protezione dell’ambiente, la sicurezza pubblica e la società civile.

Ai colloqui di Berna hanno partecipato in rappresentanza del Governo bulgaro anche la ministra per lo sviluppo regionale, Liliana Pavlova, il ministro dei trasporti, dell’informazione, della tecnologia e delle comunicazioni, Ivaylo Moskovski, e il ministro dell’economia, Boschidar Lukarski.

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Ultima modifica 15.06.2015

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