Utilizzando il margine di manovra di cui dispone per regolare l’immigrazione, il Consiglio federale ha deciso di ridurre i contingenti per i lavoratori provenienti da Paesi al di fuori dell’UE/AELS (Paesi terzi). Con questa riduzione intende anche incentivare le imprese svizzere a sfruttare e promuovere in maniera più efficace il potenziale lavorativo indigeno.
I permessi di soggiorno di breve durata (L) e i permessi di dimora (B) per persone provenienti da Paesi terzi sono ridotti ciascuno di 1000 unità. I permessi di soggiorno di breve durata disponibili passano da 5000 a 4000, 2000 dei quali sono attribuiti ai Cantoni, mentre i restanti 2000 restano in una riserva federale. I permessi di dimora per cittadini di Paesi terzi per l’anno prossimo sono ridotti da 3500 a 2500, la metà dei quali (1250) è assegnata ai Cantoni, mentre l’altra metà resta presso la Confederazione (1250).
Contingenti per fornitori di servizi provenienti dall’UE/AELS
Nella seduta odierna il Consiglio federale ha fissato anche i contingenti per l’ammissione di fornitori di servizi provenienti dall’UE/AELS per soggiorni di oltre 90 o 120 giorni all’anno. I contingenti si applicano ai fornitori di servizi che non possono appellarsi all’Accordo sulla libera circolazione delle persone o alla Convenzione AELS. I contingenti per il 2015 sono ridotti anche in questo ambito. Il Consiglio federale ha ridotto di 1000 unità i permessi di soggiorno di breve durata secondo l’articolo 19a OASA, che scendono a 2000. I permessi di dimora secondo l’articolo 20a OASA sono dimezzati, passando a 250. I contingenti sono messi a disposizione dei Cantoni per trimestre. Non esiste una riserva federale separata.
Ultima modifica 28.11.2014
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