Modifica della legge sull’asilo – riassetto completo del settore dell’asilo

La CFM approva, in linea di principio, il riassetto completo del settore dell’asilo, sottolineando tuttavia che la revisione potrà essere realizzata soltanto se saranno mantenute nella forma prevista la consulenza giuridica e la rappresentanza legale gratuite, indipendenti e professionali. Considera prematuro pronunciarsi sulle singole misure e sulle scadenze fintanto che non saranno maturate prime esperienze nell’ambito della fase di test.

Durante la sua seduta plenaria del 20 settembre 2013, la Commissione federale della migrazione CFM si è chinata sul riassetto completo del settore dell’asilo e sulle proposte di modifica della legge sull’asilo. La valutazione dei punti in revisione si basa sui principi guida della CFM, secondo i quali «la Svizzera concede protezione ai rifugiati, ai perseguitati e agli sfollati a prescindere dalla propria politica d’ammissione» e lo fa secondo «procedure eque e trasparenti, svolte entro un lasso di tempo ragionevole».

Secondo la CFM, i provvedimenti previsti parrebbero atti, in linea di principio, a velocizzare le procedure d’asilo. L’ampio consenso riscontrato durante la conferenza sull’asilo del gennaio 2013 garantisce peraltro una solida base.

Se le scadenze proposte si riveleranno realiste, si potrà effettivamente parlare di un netto miglioramento. Tuttavia, finché non saranno noti i primi risultati della fase di test sono possibili soltanto mere supposizioni, per cui la CFM si riserva di prendere nuovamente posizione in un secondo tempo.

Come altre revisioni di legge, anche la presente è molto circostanziata ed è pertanto impossibile pronunciarsi, allo stadio attuale, in merito alle numerose proposte avanzate. Vi è da chiedersi se talune prescrizioni non debbano contenere valori indicativi, da definire in maniera vincolante a livello di ordinanza o di istruzioni soltanto in seconda battuta, alla luce della fase di test.

Per i motivi suindicati, la posizione della CFM si limita a poche considerazioni generali:

Consulenza giuridica e rappresentanza legale

La CFM afferma l’imprescindibilità della consulenza giuridica e della rappresentanza legale gratuite, indipendenti e professionali. In questo la legge non deve assolutamente subire tagli. Ciò vale per tutte le procedure.

Integrazione e ritorno

La fine della procedura coincide con l’inizio dell’integrazione oppure con il momento del ritorno. La CFM prende atto con soddisfazione che la consulenza per il ritorno e l’aiuto finanziario al ritorno siano disciplinati in maniera dettagliata nella legge. Rileva tuttavia l’assenza di provvedimenti in previsione di un esito positivo della procedura. Auspicherebbe che i richiedenti l’asilo potessero maturare già nei centri della Confederazione, per esempio nell’ambito di programmi d’occupazione, prime esperienze in vista della futura integrazione.

La vita nei centri della Confederazione

In futuro, il soggiorno presso i centri della Confederazione non potrà superare 140 giorni. La CFM approva il divieto di lavoro durante la permanenza nei centri, deplorando tuttavia l’assenza di prescrizioni più circostanziate per quanto riguarda i programmi d’occupazione. Deplora altresì l’assenza di prescrizioni per l’arredamento dei locali in vista di accogliere adeguatamente le famiglie e le persone vulnerabili.

La legge prevede di scolarizzare i bambini e i giovani al massimo dopo tre mesi di permanenza in Svizzera. La CFM ritiene che sia troppo tardi e propone di occuparsi della loro istruzione sin dal primo giorno di permanenza, adeguando il livello d’insegnamento all’età, così da prepararli all’insegnamento ordinario.

Ripartizione dei compiti

In linea di principio, la Confederazione e i Cantoni hanno convenuto una leggera modifica della ripartizione dei compiti nel settore dell’asilo, modifica che agli occhi della CFM appare del tutto concludente. Non sono invece ancora stati precisati in maniera definitiva i compiti che saranno affidati a terzi. Secondo la legge, l’Ufficio federale della migrazione UFM può demandare a terzi compiti amministrativi, soprattutto durante la fase preparatoria. La CFM esorta l’UFM a procedere con prudenza, convinta che i collaboratori dell’UFM dovrebbero svolgere il maggior numero di compiti possibile.

Ultima modifica 07.10.2013

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