Pubblicato il rapporto della CNPT sulla prigione centrale di Friburgo

Berna. Oggi la Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) ha pubblicato il rapporto sulla visita alla prigione centrale di Friburgo, effettuata il 31 marzo e il 1° aprile scorsi. La Commissione constata con inquietudine la presenza di donne e minorenni collocati in settori isolati dell’istituto, che raccomanda di chiudere a brevissimo termine. Raccomanda inoltre di adeguare il cortile per l’ora d’aria, rendendolo più compatibile con una detenzione di lunga durata.

«La situazione delle donne e dei minorenni è particolarmente preoccupante, in quanto il loro numero ridotto non permette, per il momento, di predisporre condizioni detentive adeguate per queste due categorie di detenuti» sottolinea Jean-Pierre Restellini, presidente della Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) e capodelegazione in occasione di questa visita friburghese. L’isolamento in cui si trovano le due detenute incontrate dalla delegazione non è conforme alla luce del regime detentivo cui avrebbero diritto. La situazione è ancor più problematica per quanto riguarda i minorenni, che devono beneficiare di contatti sociali, di occupazioni al di fuori della cella e di condizioni detentive meno rigide di quelle previste per gli adulti. La Commissione raccomanda pertanto al Consiglio di Stato di chiudere a brevissimo termine questi due settori.

Assetto del cortile ridotte

Durante la visita la Commissione ha inoltre constatato che le dimensioni molto ridotte e l’assetto del cortile dell’istituto, che accoglie detenuti sia in attesa di giudizio sia in esecuzione di pena, non sono appropriate, in particolare in quanto non consentono di praticare sport collettivi. La Commissione ha tuttavia preso atto del progetto a medio termine di creare un nuovo spazio dedicato allo sport e allo svago e non può che incoraggiare l’esecuzione rapida di tali lavori.

Possibilità di occupazione limitati

Sebbene il numero dei posti attualmente a disposizione dei detenuti nei laboratori di occupazione sia molto limitato, la CNPT rileva con piacere che la direzione ha adottato misure tese a raddoppiare la capacità di accoglienza entro un anno. Per quanto riguarda le raccomandazioni del Comitato europeo per la prevenzione della tortura (CPT), la Commissione rammenta in particolare che tutti i detenuti dovrebbero poter trascorrere almeno otto ore al giorno al di fuori della cella.

Divieto sistematico non giustificato

Infine, la Commissione raccomanda di rivedere con le autorità giudiziarie competenti il divieto sistematico, per gli imputati, di intrattenere contatti fisici in occasione delle visite ordinarie. L’applicazione indiscriminata di tale misura a tutti i detenuti in attesa di giudizio non è giustificata in termini di sicurezza.

Commissione indipendente

La CNPT è una commissione indipendente dalle autorità, costituita di 12 esperti nel campo della medicina, della psichiatria, del diritto, della polizia e dell’esecuzione delle pene. Conformemente al Protocollo facoltativo alla Convenzione contro la tortura, la CNPT è incaricata, dalla sua nomina nel 2009, di ispezionare gli istituti di privazione della libertà provvedendo affinché siano rispettati i diritti fondamentali dei detenuti.

Ultima modifica 15.11.2011

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