La CNPT pubblica un rapporto sulla visita al penitenziario neocastellano La Promenade

Berna. Oggi la Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) ha pubblicato il suo rapporto sulla visita del 25/26 ottobre 2011 nel penitenziario La Promenade. Nel rapporto la CNPT raccomanda di ampliare il ventaglio di attività proposte ai detenuti. Ritiene inoltre che il penitenziario debba dotarsi senza indugio di un regolamento interno, come pure di direttive scritte per la perquisizione di sicurezza dei detenuti. Inoltre, la CNPT è del parere che vada riveduta la procedura di distribuzione dei farmaci. Ecco perché si dice soddisfatta del proposito del Consiglio di Stato di mettere in piedi un vero e proprio servizio di medicina penitenziaria a partire dal 2013.

Condizioni di detenzione materiali

In occasione della visita, la delegazione della CNPT ha potuto costatare che il penitenziario La Promenade, dotato di un’infrastruttura vetusta, è attualmente sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione tesi a migliorare le condizioni di detenzione materiali, in particolare offrendo una seconda corte per l’ora d’aria a partire dal 2014/2015. La Commissione si dice soddisfatta degli sforzi intrapresi in tal senso. Tuttavia, ritiene necessario infoltire – a favore dei detenuti di lunga durata – il ventaglio delle attività proposte, attualmente possibili per quattro ore al giorno soltanto.

Regolamento interno e perquisizioni di sicurezza

La CNPT costata che il penitenziario La Promenade non dispone di un regolamento interno tradotto in varie lingue e distribuito ai detenuti al loro arrivo. La CNPT ritiene inoltre che occorrano direttive formali in merito alla procedura da seguire quando si sottopongono a perquisizioni di sicurezza le persone private della libertà. Rileva con soddisfazione che un tale regolamento interno sta per essere redatto e che il Consiglio di Stato ha preso atto della raccomandazione riguardante le perquisizioni.

Ottimizzare la procedura di distribuzione dei farmaci

Nel rapporto la CNPT fa notare che la distribuzione di farmaci da parte degli agenti di custodia, sprovvisti di formazione medica, potrebbe rivelarsi problematica sia per i detenuti sia per il personale. La CNPT raccomanda quindi di rivedere la procedura di distribuzione, attribuendo ai soli servizi medici la competenza di preparare e distribuire farmaci. Il proposito del Consiglio di Stato di istituire, dal 2013, un servizio di medicina penitenziaria risponderebbe appieno a tale richiesta.

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Ultima modifica 11.06.2012

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