Allentare il regime detentivo
La Commissione reputa troppo severo il regime detentivo applicato alle persone in carcerazione amministrativa secondo il diritto in materia di stranieri. A suo avviso, la reclusione in cella dalle 17.00 alle 07.15 non si giustifica in termini obiettivi ed è insostenibile anche alla luce della mancanza di spazi comuni. È ritenuta insufficiente anche la passeggiata di due ore negli appositi cortili bloccati da una graticola verso l’alto.
Accentuare le differenze
Il regime detentivo delle persone in carcerazione amministrativa secondo il diritto in materia di stranieri non è conforme alla giurisprudenza del Tribunale federale, giacché si distingue appena da quello applicato ai detenuti in esecuzione ordinaria delle pene. La Commissione suggerisce quindi di stilare due regolamenti interni differenti. Inoltre ritiene che l’esecuzione provvisoria di pene detentive nell’istituto di Bässlergut sia accettabile soltanto a titolo di espediente strettamente limitato nel tempo. Vanno pertanto prese senza indugio in considerazione altre soluzioni, anche di natura edile. Ecco perché la Commissione si dice incondizionatamente favorevole al nuovo edificio previsto, che crea le necessarie capacità esecutive e consente di andare incontro alle esigenze dei detenuti.
Migliorare l’informazione destinata ai detenuti
Motivi di capacità e la sovente breve durata del soggiorno inducono i responsabili a rinunciare a un colloquio di entrata formale con le persone in carcerazione amministrativa secondo il diritto in materia di stranieri. La Commissione raccomanda tuttavia di informare a intervalli regolari le persone collocate per svariati mesi nel Bässlergut sui punti essenziali del regolamento interno, ad esempio organizzando incontri informativi. Citando l’articolo 29 capoverso 1 dell’ordinanza sulla coercizione, ritiene inoltre indispensabile un colloquio di preparazione, in presenza del caposquadra, con tutte le persone che subiranno un rimpatrio forzato per via aerea.
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Ultima modifica 28.06.2012
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