Pubblicato il rapporto della CNPT sulla visita nel penitenziario di Thorberg

Berna. Oggi la Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) ha pubblicato il rapporto sulla visita del 29-31 ottobre 2012 nel penitenziario di Thorberg. La Commissione ha riscontrato condizioni corrette, mostrandosi particolarmente impressionata del nuovo reparto terapeutico. Suggerisce per contro una maggiore individualizzazione del regime carcerario per gli internati autori di reato. Ha poi espresso critiche in merito all’utilizzo della cella di sorveglianza, raccomandando di emettere chiare direttive. Ritiene inoltre opportuno un impiego più sistematico del piano di esecuzione e auspica visite senza separatori di vetro nel reparto di sicurezza.

Ritenuto idoneo il nuovo reparto terapeutico

La Commissione è rimasta convinta del solido e differenziato schema operativo per il nuovo reparto terapeutico di Thorberg, definendolo una soluzione adeguata per trattare i detenuti in esecuzione di misure ai sensi dell’articolo 59 capoverso 3 CP. Più critico invece il parere riguardo al reparto d’integrazione, che ospita autori di reato affetti da disturbi fisici e psichici. La Commissione ha pertanto raccomandato alla direzione di adeguare lo schema operativo di tale reparto per meglio preparare i detenuti al passaggio nel reparto terapeutico, suggerendo in particolare una maggiore individualizzazione del regime carcerario per gli internati autori di reato.

Regole d’utilizzo chiare per la cella di sorveglianza

La Commissione ha rilevato che non esistono regole precise per l’uso della cella di sorveglianza – dove un detenuto in grave stato di agitazione può essere ammanettato a due ganci fissati nel muro – e che i vari casi occorsi non sono stati debitamente documentati. Ha pertanto raccomandato vivamente di emanare una direttiva interna per l’utilizzo della cella di sorveglianza e di creare un registro che ne documenti l’uso. A giudizio della Commissione s’impone inoltre la presenza di un addetto del servizio medico ogni volta che un detenuto va immobilizzato.

Impiego più sistematico dei piani di esecuzione

La Commissione ha verificato i piani di esecuzione di vari detenuti rilevando che in parte mancavano del tutto o non fissavano obiettivi chiari. In proposito va rammentato che il piano di esecuzione è uno strumento decisivo per indicare ai detenuti lo sviluppo da seguire in vista del reinserimento nella società. Pertanto la Commissione raccomanda vivamente di impiegare tale strumento con maggiore sistematicità e concretezza in vista della finalità esecutiva, rallegrandosi al contempo degli sforzi in atto per migliorare la situazione.

Visite senza separatori di vetro

Sono stati ispezionati i due reparti di sicurezza Sidi I e II. Considerati un pericolo per sé e per gli altri, gli ospiti di tali reparti sono tenuti separati e sottoposti a restrizioni più severe nella loro libertà di movimento. La Commissione ha riscontrato condizioni complessivamente corrette, criticando nondimeno il regolamento delle visite, a suo parere troppo rigido, che prescrive separatori di vetro per tutte le visite e tutti gli incontri terapeutici. La Commissione suggerisce di rendere meno restrittiva tale prassi.

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Ultima modifica 14.06.2013

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