La CNPT pubblica il rapporto sugli istituti per il carcere preventivo di Sion e Martigny

Berna. La Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) ha pubblicato in data odierna un rapporto sulla sua visita agli istituti per il carcere preventivo di Sion e Martigny, tenutasi dal 27 al 29 novembre 2012. La Commissione ha rilevato una situazione fondamentalmente corretta e procedure regolate. Ha però ritenuto troppo restrittivo il regime di carcere preventivo applicato per analogia anche a persone che scontano una pena o che si trovano in carcerazione amministrativa e si è mostrata piuttosto preoccupata quanto alla mancanza di personale in entrambe le carceri.

Regime di detenzione troppo restrittivo

La commissione ha ritenuto troppo restrittivo il regime di detenzione nelle carceri preventive di Sion e Martigny. Fatta eccezione per una passeggiata di un'ora, i detenuti di tutte le categorie passano di regola 23 ore al giorno nella propria cella. Mentre a Sion i detenuti dispongono almeno di una scarna offerta occupazionale, a Martigny non hanno accesso a offerte occupazionali o sportive. La Commissione ha ritenuto particolarmente problematica la commistione dei diversi regimi di detenzione, in particolare per il fatto che le restrittive condizioni di detenzione in materia di libertà di movimento e contatto con il mondo esterno valgono anche per i detenuti che scontano una pena o sono in carcerazione amministrativa prevista dal diritto in materia di stranieri. Sono soprattutto i diritti di quest'ultima categoria di persone, la cui detenzione non assume carattere penale, ad essere limitati in modo inammissibile. La Commissione ha pertanto esortato la direzione ad ampliare in entrambi gli istituti l'offerta occupazionale e sportiva così da ridurre il tempo di reclusione.

A Martigny inaccettabile modalità di carcerazione amministrativa per diritto in materia di stranieri

La Commissione ha criticato le attuali modalità di carcerazione amministrativa prevista dal diritto in materia di stranieri nell'istituto di Martigny, che secondo la commissione sono contrarie a tutti i requisiti legali e alla giurisprudenza del Tribunale federale. La Commissione l'ha ritenuto inaccettabile e ha invitato le autorità e la direzione dell'istituto a vagliare urgentemente la creazione di una sezione a sé stante o di rilocare le persone detenute secondo il diritto in materia di stranieri in un luogo adatto a garantire un regime di detenzione più libero.

Mancanza di personale preoccupante

Nel corso della visita, la Commissione ha costatato che il personale del carcere è insufficiente rispetto ad altri istituti. Data una proporzione di 1:4 tra personale e detenuti, le condizioni di lavoro per il personale sono considerate difficili. Ciò ha inoltre conseguenze negative per i detenuti, dal momento che il personale disponibile non è sufficiente a concedere più opportunità di movimento ai detenuti. La riorganizzazione prevista dovrà tener conto in particolar modo di tale situazione.

Ultima modifica 03.10.2013

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