Rapporto della CNPT sul monitoraggio dei rinvii coatti per via aerea

Berna. Nel rapporto pubblicato in data odierna, la Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) ha nuovamente tracciato un bilancio su 43 trasferimenti all’aeroporto e 53 rinvii coatti per via aerea monitorati tra maggio 2015 e aprile 2016. La Commissione valuta complessivamente in modo positivo i progressi realizzati dal 2012. Tuttavia rileva la necessità di intervenire in merito all’impiego sistematico dell’immobilizzazione parziale e nell’ambito dei trasferimenti ad opera della polizia. Per quanto concerne il rinvio delle famiglie, la Commissione invita le autorità ad attribuire la massima importanza al bene del minore.

Bilancio nel complesso positivo

Da quando è stato introdotto il monitoraggio sistematico degli allontanamenti quattro anni fa, sono stati fatti importanti progressi sia per quanto attiene il trattamento riservato ai rimpatriandi che per l’applicazione di misure coercitive. Ciò nonostante la Commissione continua a ritenere che l’impiego sistematico dell’immobilizzazione parziale nei voli speciali nazionali sia inadeguato, visto soprattutto che la prassi dell’immobilizzazione nei voli congiunti dell’UE è meno severa. Pertanto accoglie con favore il cambiamento della prassi annunciato dalle autorità nel gennaio 2016 e le esorta a profondere ulteriori sforzi per porre fine a queste pratiche sistematiche di immobilizzazione nei voli speciali.

Differenze nelle pratiche di polizia

Nel complesso la Commissione reputa che nel periodo in rassegna l’applicazione di misure coercitive sia avvenuta in modo differenziato, limitandosi di norma a casi in cui i rimpatriandi hanno opposto forte resistenza. Tuttavia la Commissione definisce poco adeguate le differenze nuovamente emerse nel modo di procedere della polizia. Anche se in singoli Cantoni, soprattutto in quelli di Argovia e di Berna, si ricorre alla prassi di immobilizzazione in modo adeguato alle circostanze, la Commissione deplora il modo di procedere della polizia in alcuni altri Cantoni definendolo inappropriato. La Commissione ha criticato soprattutto il fatto che recentemente diverse unità di polizia si sono coperte il volto il prelievo in cella e, in merito, ha richiamato l’attenzione delle autorità sui corrispondenti standard internazionali.

Considerare il bene del minore

Nel periodo in esame la Commissione ha nuovamente riscontrato diversi casi in cui i membri di una famiglia sono stati rimpatriati separatamente perché un suo membro non aveva potuto prendere l’aereo, essendo stato dichiarato non idoneo al volo. In un caso due minori sono stati rimpatriati nel loro Paese d’origine accompagnati solo dal nonno, senza i genitori latitanti. La Commissione lamenta anche che in presenza dei figli si continui a ricorrere alla prassi dell’immobilizzazione parziale e in un caso anche dell’immobilizzazione integrale di un genitore renitente. La Commissione raccomanda alle autorità di tenere dovutamente conto del bene del minore nell’esecuzione degli allontanamenti.

Ultima modifica 05.07.2016

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